Come raddrizzare il piatto in vetronite
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Re: Come raddrizzare il piatto in vetronite
Credo di essere ad occhio e croce....molto molto lontano da quella precisione!
E credo che SI per ottenerla l' unico modo sia il piano di vetro che rimane rigido.
Le misurazioni che andro' a fare mi serviranno anche e sopratutto per decidermi se si mettere il piatto i vetro oppure accontentarmi del livello ottenibile con il piatto in vetronite.
O meglio capire tra i due sistemi quale è la differenza in termini di planarita.
È chiaro ormai comunque che 0,02 mm è una tolleranza veramente molto molto buona.
Ultima domanda
Qualora ritenessi comunque insoddisfacente la planarita del piano in vetronite comunque ottenuta e volessi mettere il piano in vetro da appoggiare semplicemente.....
Premendo il piano di vetro sulla vetronite comunque rimarrebbero dei punti in cui rimane dell' aria pregiudicando la trasmissione termica o alterandola, ad esempio nei punti delle viti di fissaggio della vetronite c'è un abisso o comunque una discontinuità notevole di forma del piano, .....pensavo di mettere un filo di olio o di grasso tra piatto di vetronite e piatto di vetro...
Cosa ne pensate?
E credo che SI per ottenerla l' unico modo sia il piano di vetro che rimane rigido.
Le misurazioni che andro' a fare mi serviranno anche e sopratutto per decidermi se si mettere il piatto i vetro oppure accontentarmi del livello ottenibile con il piatto in vetronite.
O meglio capire tra i due sistemi quale è la differenza in termini di planarita.
È chiaro ormai comunque che 0,02 mm è una tolleranza veramente molto molto buona.
Ultima domanda
Qualora ritenessi comunque insoddisfacente la planarita del piano in vetronite comunque ottenuta e volessi mettere il piano in vetro da appoggiare semplicemente.....
Premendo il piano di vetro sulla vetronite comunque rimarrebbero dei punti in cui rimane dell' aria pregiudicando la trasmissione termica o alterandola, ad esempio nei punti delle viti di fissaggio della vetronite c'è un abisso o comunque una discontinuità notevole di forma del piano, .....pensavo di mettere un filo di olio o di grasso tra piatto di vetronite e piatto di vetro...
Cosa ne pensate?
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Re: Come raddrizzare il piatto in vetronite
Guarda secondo me quello della difformità di temperatura tra varie zone è un falso problema, nel senso che qualche grado di differenza tra qui e lì non può pregiudicare l'adesione del pezzo e del resto penso che neppure sul piatto in vetronite la temperatura sia poi così uniforme;dandb ha scritto:Premendo il piano di vetro sulla vetronite comunque rimarrebbero dei punti in cui rimane dell' aria pregiudicando la trasmissione termica o alterandola, ad esempio nei punti delle viti di fissaggio della vetronite c'è un abisso o comunque una discontinuità notevole di forma del piano, .....pensavo di mettere un filo di olio o di grasso tra piatto di vetronite e piatto di vetro...
Cosa ne pensate?
piuttosto, tieni presente che la temperatura rilevata dal termistore sarà sempre un pò superiore alla effettiva temperatura presente sulla faccia superiore del vetro, quindi ad esempio dovrai impostare la temperatura a 55° per averne una effettiva di 50° (o giù di lì) sul piano di stampa.
Olio, grasso, pasta termica e affini io comunque li escluderei a priori perchè non rinuncerei mai alla comodità di asportare la lastra di vetro dopo ogni stampa, e quando la appoggio sul tavolo per staccare il pezzo stampato non voglio impiastrare tutto in giro...
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Re: Come raddrizzare il piatto in vetronite
Visto che hai centrato il discorso, magari ti può essere utile
http://www.lillia.net/hack-piatto-3drag/
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Re: Come raddrizzare il piatto in vetronite
Bel lavoro alil, avevo già curiosato sul tuo sito...
Ma il mio piano lo tengo a 4 punti innanzitutto perchè dopo averci perso diverse ore in fase di montaggio del kit ritengo di averlo livellato abbastanza bene, e quindi è da oltre un anno che quelle famigerate rotelle (che sono pure scomode per chi ha le dita grosse) non le tocco più. In secondo luogo, mi ripropongo di usare la 3Drag anche come CNC e quindi penso che 4 punti mi garantiscano maggiore solidità.
Concordo comunque al 100% con te che il bed leveling "software" è una porcheria.
Ma il mio piano lo tengo a 4 punti innanzitutto perchè dopo averci perso diverse ore in fase di montaggio del kit ritengo di averlo livellato abbastanza bene, e quindi è da oltre un anno che quelle famigerate rotelle (che sono pure scomode per chi ha le dita grosse) non le tocco più. In secondo luogo, mi ripropongo di usare la 3Drag anche come CNC e quindi penso che 4 punti mi garantiscano maggiore solidità.
Concordo comunque al 100% con te che il bed leveling "software" è una porcheria.
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Re: Come raddrizzare il piatto in vetronite
Come avevo accennato in altro post, e non contento tutto sommato del risultato ottenuto ho deciso di procedere con la modifica finale del piatto che prevede:
Supporto intermedio a 3 punti + piatto di vetro.
Così
alla fine settimana scorsa ho comprato le 2 pentole! Da cannibalizzare!
made in Italy!!!! Ma comprate in un negozio cinese!!!
A 9,90€!!!! Spessore 1,7mm.
Cosi ho finalmente recuperato i fondi creando due dischi dal diametro di 255 mm.
L' unica nota negativa è che non sono perfettamente piani come immaginavo ma sono conici, anche se non è un gran problema
perché i punti equidistanti dal centro quindi posti su circonferenze sono sulla stessa altezza.
Essendo fondi di pentola presentano dei solchi concentrici di altezza 0,3mm quindi lo spessore varia da 1,4 a 1,7mm.
In realtà i cerchi non sono neanche concentrici ma è una unica spirale.
Questi solchi insieme con il fatto che il materiale risente forse ancora della deformazione dovuta allo stampaggio sono la causa della conicita' .
Da un lato è rimasto il rivestimento antiaderente tipico delle pentole che è elettricamente isolante.
A vederlo sembra un disco degli anni '70!!! Un bel 45giri!
Non ho ancora capito se quando la accendero' se mai la accendero'....invece di stampare o sfornerà pastasciutte o si sentira' qualche canzone dei pink floyd
Al momento i dischi pesano 193gr ciascuno ma ridurro' il peso creando in realtà due anelli.
Ancora devo decidere se eliminare il piatto originale superiore in alluminio, quello che in pratica fissa il piatto di vetronite.
Il piatto originale misura 215x215 e pesa 128gr.
Dopo avere raddrizzato il piatto di vetronite con il metodo "barbaro" della piegatura e avere rismontato tutto ho scoperto che i pratica il piatto di alluminio non è più esattamente dritto come in origine quindi la piegatura ha agito sul piatto di alluminio che ora è concavo e ha "contrastato" la "gobba" del piatto in vetronite. Questo è il motivo per cui il piatto in vetronite è "diventato diritto".
Pertanto suppongo che sotituendo il piatto con il disco che è già concavo ho più probabilità di rendere il piatto in vetronite già diritto. Infatti dopo avere rismontato il piatto di vetronite è rimasto tale e identico a prima cioè curvo perché essendo flessibile ha ripreso la sua forma iniziale.
Pertanto il piatto di vetronite "non si può raddrizzare"
Lo si può solo al più renderlo aderente ad un piano già piano rigido o tale da annullare la convessità del piano di vetronite.
Essendo che il piatto di alluminio è anche lui abbastanza flessibile e non rigido come un piatto di vetro è chiaro che l' unico modo per annullare la convessità è applicare una deformazione negativa cioè concava.
In pratica potrei fare analoga scelta anche per il piano inferiore.
Il piano inferiore misura 144x144 mm e pesa 59 gr.
I punti di regolazione diventeranno 3 anziché 4.
Mentre i punti di fissaggio del piatto e i punti di fissaggio sulle guide rimangono invariati e identici 4 e 4.
In sintesi secondo il mio punto di vista siccome il piatto in vetronite ha lo scopo solo ed unico di riscaldare ed essendo curvo e non potendolo rendere piano senza utilizzare metodi ed escamotage al limite della decenza il supporto di stampa con piatto in vetro risulta "indispensabile" ed unico vero piano di stampa.
D'altro canto i due anelli intermedi hanno solo la funzione di "regolare" la posizione del piatto di stampa, perché la connessione tra piatto e guide deve avvenire unicamente tramite 3 punti.
Quindi dal punto di vista concettuale il piano di vetronite "non va raddrizzato" il vero piano rigido sarà e deve essere il piano di vetro e quindi le clips di fissaggio del piano di vetronite al piano di vetro o "viceversa" sono gli elementi meccanici che "facendo aderire il piano di vetronite al piano di vetro che è rigido" difatti lo "raddrizzano.
Quindi sempre dal punto di vista concettuale penso che l' errore sia di pensare che si debba "aggiungere" il piatto di vetro per raddrizzare la vetronite.
Secondo me invece è proprio il contrario.
Il piatto di vetro ci deve essere e manca, come mancano anche le clip necessarie a fissare reciprocamente piano di stampa in vetro e piano di riscaldamento in vetronite, perché hanno due funzioni completamente diverse, e il solo piatto in vetronite "anche se sarebbe bello" non può sostituire il piatto in vetro, perché non ha le caratteristiche meccaniche che ci si attende dal piatto di stampa.
Per il piatto di vetro, a questo punto, visto ormai l' elevato grado di personalizzazione, e siccome mi hanno chiesto 25€ per un piatto da 4mm di spessore, pensavo di farlo un po' più grande da un lato e fargli una striscia satinata con sopra la scritta DANDB
Supporto intermedio a 3 punti + piatto di vetro.
Così
alla fine settimana scorsa ho comprato le 2 pentole! Da cannibalizzare!
made in Italy!!!! Ma comprate in un negozio cinese!!!
A 9,90€!!!! Spessore 1,7mm.
Cosi ho finalmente recuperato i fondi creando due dischi dal diametro di 255 mm.
L' unica nota negativa è che non sono perfettamente piani come immaginavo ma sono conici, anche se non è un gran problema
perché i punti equidistanti dal centro quindi posti su circonferenze sono sulla stessa altezza.
Essendo fondi di pentola presentano dei solchi concentrici di altezza 0,3mm quindi lo spessore varia da 1,4 a 1,7mm.
In realtà i cerchi non sono neanche concentrici ma è una unica spirale.
Questi solchi insieme con il fatto che il materiale risente forse ancora della deformazione dovuta allo stampaggio sono la causa della conicita' .
Da un lato è rimasto il rivestimento antiaderente tipico delle pentole che è elettricamente isolante.
A vederlo sembra un disco degli anni '70!!! Un bel 45giri!
Non ho ancora capito se quando la accendero' se mai la accendero'....invece di stampare o sfornerà pastasciutte o si sentira' qualche canzone dei pink floyd
Al momento i dischi pesano 193gr ciascuno ma ridurro' il peso creando in realtà due anelli.
Ancora devo decidere se eliminare il piatto originale superiore in alluminio, quello che in pratica fissa il piatto di vetronite.
Il piatto originale misura 215x215 e pesa 128gr.
Dopo avere raddrizzato il piatto di vetronite con il metodo "barbaro" della piegatura e avere rismontato tutto ho scoperto che i pratica il piatto di alluminio non è più esattamente dritto come in origine quindi la piegatura ha agito sul piatto di alluminio che ora è concavo e ha "contrastato" la "gobba" del piatto in vetronite. Questo è il motivo per cui il piatto in vetronite è "diventato diritto".
Pertanto suppongo che sotituendo il piatto con il disco che è già concavo ho più probabilità di rendere il piatto in vetronite già diritto. Infatti dopo avere rismontato il piatto di vetronite è rimasto tale e identico a prima cioè curvo perché essendo flessibile ha ripreso la sua forma iniziale.
Pertanto il piatto di vetronite "non si può raddrizzare"
Lo si può solo al più renderlo aderente ad un piano già piano rigido o tale da annullare la convessità del piano di vetronite.
Essendo che il piatto di alluminio è anche lui abbastanza flessibile e non rigido come un piatto di vetro è chiaro che l' unico modo per annullare la convessità è applicare una deformazione negativa cioè concava.
In pratica potrei fare analoga scelta anche per il piano inferiore.
Il piano inferiore misura 144x144 mm e pesa 59 gr.
I punti di regolazione diventeranno 3 anziché 4.
Mentre i punti di fissaggio del piatto e i punti di fissaggio sulle guide rimangono invariati e identici 4 e 4.
In sintesi secondo il mio punto di vista siccome il piatto in vetronite ha lo scopo solo ed unico di riscaldare ed essendo curvo e non potendolo rendere piano senza utilizzare metodi ed escamotage al limite della decenza il supporto di stampa con piatto in vetro risulta "indispensabile" ed unico vero piano di stampa.
D'altro canto i due anelli intermedi hanno solo la funzione di "regolare" la posizione del piatto di stampa, perché la connessione tra piatto e guide deve avvenire unicamente tramite 3 punti.
Quindi dal punto di vista concettuale il piano di vetronite "non va raddrizzato" il vero piano rigido sarà e deve essere il piano di vetro e quindi le clips di fissaggio del piano di vetronite al piano di vetro o "viceversa" sono gli elementi meccanici che "facendo aderire il piano di vetronite al piano di vetro che è rigido" difatti lo "raddrizzano.
Quindi sempre dal punto di vista concettuale penso che l' errore sia di pensare che si debba "aggiungere" il piatto di vetro per raddrizzare la vetronite.
Secondo me invece è proprio il contrario.
Il piatto di vetro ci deve essere e manca, come mancano anche le clip necessarie a fissare reciprocamente piano di stampa in vetro e piano di riscaldamento in vetronite, perché hanno due funzioni completamente diverse, e il solo piatto in vetronite "anche se sarebbe bello" non può sostituire il piatto in vetro, perché non ha le caratteristiche meccaniche che ci si attende dal piatto di stampa.
Per il piatto di vetro, a questo punto, visto ormai l' elevato grado di personalizzazione, e siccome mi hanno chiesto 25€ per un piatto da 4mm di spessore, pensavo di farlo un po' più grande da un lato e fargli una striscia satinata con sopra la scritta DANDB
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Re: Come raddrizzare il piatto in vetronite
Aggiornamento sulle modifiche in corso.
Oggi e domani si sgobba alle modifiche, quindi purtroppo niente fiera di Rimini!
Peccato sarà per la prossima occasione!
Così alla fine ho deciso e ho sostituito entrambi i piatti di alluminio originali del piatto di stampa.
Mi sono messo il cuore in pace e ho realizzato i due dischi di alluminio, in modo tale da farli diventare i nuovi piatti.
Tanto per non farmi mancare le vecchie care abitudini li ho realizzati a mano, lima, trapano e seghetto.
Il disco superiore ha attualmente sempre un diametro di 255mm a cui però dovro rifilare 7mm per parte a destra e a sinistra altrimenti è troppo grande e non si riesce a completare l' intera corsa dell' area di stampa.
Sul disco superiore ho realizzato i 4 fori standard per fissare il piatto di vetronite.
Il sistema di fissaggio e regolazione con il piatto inferiore è cambiato.
Come detto ho optato per un sistema di regolazione a 3 punti ma per non volermi fare mancare niente in termini di flessibilità ho realizzato 12 fori diametro 4mm svasati equidistanziati concentrici su un diametro di 201mm quindi uno ogni 30 gradi.
In questo modo posso avere come scelta o opzione 3,4, 6, 8, 9, 12 punti di fissaggio.
Il peso del piatto superiore è di 191gr. ma che ridurro' ancora,oltre alla rifilatura ai lati andro' a eliminare una parte centrale che ritengo comunque inutile.
Il piatto inferiore invece ha un diametro inferiore che ho ridotto a 219 mm e un peso adesso di 141gr. e riporta i 4 fori asolati per il fissaggio con le 4 guide lineari come sul piatto originale e i 12 fori corrispondenti con il piatto superiore.
Anche il sistema di fissaggio della cinghia cambia perché quello originale era veramente molto ostico se era da smontare per la manutenzione.
Dopo la fase del primo montaggio sono andato a verificare un po' l' esito della modifica.
Il verdetto è che:
C'è stato un "miglioramento" ma il piatto di vetronite non è in piano.
Inanzitutto ho usato solo 3 punti a 120 gradi ovviamente.
La facilita e il tempo di livellamento è migliorato si o no una o due rotelle occorre regolare una la si fissa subito.
Ho notato anche una maggiore scorrevolezza sulle guide forse dovuta al fatto che il piatto è mediamente più sottile e flessibile quindi tende a essere più libero con le guide, cioè gode di una certa flessibilità che non guasta.
Il piatto risulta essere mediamente più diritto subito al primo colpo senza necessita di effettuare la famosa "piegatura" qua e la.
Forse questo è dovuto come presupponevo già che la conicita' del piatto circolare avrebbe aiutato ed infatti così è.
Come dicevo però il piatto non è perfettamente diritto!
La tolleranza è circa 0 - 0,1mm e rimane il problema delle "orecchie" come ormai le ho rinominate.
In pratica il piatto è dritto fino in prossimità delle viti di fissaggio poi gli angoli anche se di poco si abbassano.
Per questo motivo il piatto di vetronite non potrà mai essere piano o reso tale.
Rimane quindi necessario il piatto di vetro o di fatti un piano rigido su cui schiacciare il piano di vetronite e renderlo aderente, ma a questo punto si tratta di altra questione cioè rendere il piatto di vetronite aderente per avere la migliore trasmissione termica.
Il piatto di vetro lo farò fare su misura appena prendo le misure giuste.
Le misure saranno maggiorate in modo da avere margine per realizzare degli angolari per fissare il piatto in modo che vadano ad agire e a creare una pressione proprio nella zona delle orecchie.
Inoltre delle 8 rotelle di plastica in pratica ne ho utilizzate solo 3 perché quella inferiore le ho sostituite con dei dadi a farfalla che sono molto più comodi, non danno fastidio anche perché i punti di fissaggio sono più esterni degli originali.
Quindi posso usare altre 3 rotelle per fare un sistema a 6 punti di fissaggio
Oppure usare tutte le 8 rotelle per 8 punti di fissaggio.
I punti in più oltre ai 3 base hanno solo lo scopo si aumentare i punti di fissaggio dopo avere fissato i primi 3 e posizionato il piano.
Essendo equidistanti e posizionati tutti su una unica circonferenza la loro relativa influenza può essere più facilmente controllata.
Oggi e domani si sgobba alle modifiche, quindi purtroppo niente fiera di Rimini!
Peccato sarà per la prossima occasione!
Così alla fine ho deciso e ho sostituito entrambi i piatti di alluminio originali del piatto di stampa.
Mi sono messo il cuore in pace e ho realizzato i due dischi di alluminio, in modo tale da farli diventare i nuovi piatti.
Tanto per non farmi mancare le vecchie care abitudini li ho realizzati a mano, lima, trapano e seghetto.
Il disco superiore ha attualmente sempre un diametro di 255mm a cui però dovro rifilare 7mm per parte a destra e a sinistra altrimenti è troppo grande e non si riesce a completare l' intera corsa dell' area di stampa.
Sul disco superiore ho realizzato i 4 fori standard per fissare il piatto di vetronite.
Il sistema di fissaggio e regolazione con il piatto inferiore è cambiato.
Come detto ho optato per un sistema di regolazione a 3 punti ma per non volermi fare mancare niente in termini di flessibilità ho realizzato 12 fori diametro 4mm svasati equidistanziati concentrici su un diametro di 201mm quindi uno ogni 30 gradi.
In questo modo posso avere come scelta o opzione 3,4, 6, 8, 9, 12 punti di fissaggio.
Il peso del piatto superiore è di 191gr. ma che ridurro' ancora,oltre alla rifilatura ai lati andro' a eliminare una parte centrale che ritengo comunque inutile.
Il piatto inferiore invece ha un diametro inferiore che ho ridotto a 219 mm e un peso adesso di 141gr. e riporta i 4 fori asolati per il fissaggio con le 4 guide lineari come sul piatto originale e i 12 fori corrispondenti con il piatto superiore.
Anche il sistema di fissaggio della cinghia cambia perché quello originale era veramente molto ostico se era da smontare per la manutenzione.
Dopo la fase del primo montaggio sono andato a verificare un po' l' esito della modifica.
Il verdetto è che:
C'è stato un "miglioramento" ma il piatto di vetronite non è in piano.
Inanzitutto ho usato solo 3 punti a 120 gradi ovviamente.
La facilita e il tempo di livellamento è migliorato si o no una o due rotelle occorre regolare una la si fissa subito.
Ho notato anche una maggiore scorrevolezza sulle guide forse dovuta al fatto che il piatto è mediamente più sottile e flessibile quindi tende a essere più libero con le guide, cioè gode di una certa flessibilità che non guasta.
Il piatto risulta essere mediamente più diritto subito al primo colpo senza necessita di effettuare la famosa "piegatura" qua e la.
Forse questo è dovuto come presupponevo già che la conicita' del piatto circolare avrebbe aiutato ed infatti così è.
Come dicevo però il piatto non è perfettamente diritto!
La tolleranza è circa 0 - 0,1mm e rimane il problema delle "orecchie" come ormai le ho rinominate.
In pratica il piatto è dritto fino in prossimità delle viti di fissaggio poi gli angoli anche se di poco si abbassano.
Per questo motivo il piatto di vetronite non potrà mai essere piano o reso tale.
Rimane quindi necessario il piatto di vetro o di fatti un piano rigido su cui schiacciare il piano di vetronite e renderlo aderente, ma a questo punto si tratta di altra questione cioè rendere il piatto di vetronite aderente per avere la migliore trasmissione termica.
Il piatto di vetro lo farò fare su misura appena prendo le misure giuste.
Le misure saranno maggiorate in modo da avere margine per realizzare degli angolari per fissare il piatto in modo che vadano ad agire e a creare una pressione proprio nella zona delle orecchie.
Inoltre delle 8 rotelle di plastica in pratica ne ho utilizzate solo 3 perché quella inferiore le ho sostituite con dei dadi a farfalla che sono molto più comodi, non danno fastidio anche perché i punti di fissaggio sono più esterni degli originali.
Quindi posso usare altre 3 rotelle per fare un sistema a 6 punti di fissaggio
Oppure usare tutte le 8 rotelle per 8 punti di fissaggio.
I punti in più oltre ai 3 base hanno solo lo scopo si aumentare i punti di fissaggio dopo avere fissato i primi 3 e posizionato il piano.
Essendo equidistanti e posizionati tutti su una unica circonferenza la loro relativa influenza può essere più facilmente controllata.
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Re: Come raddrizzare il piatto in vetronite
Aggiornamento.
Dopo una settimana di ulteriori ritocchi e variazioni posso dire che il piatto in alluminio superiore è praticamente terminato.
Dal disco iniziale del diametro di 255 mm ho realizzato una serie di alleggerimenti.
Ho eliminato un disco centrale del diametro di 81,0 mm
Ho realizzato 36 fori dal diametro di 15,5mm in 3 serie da 12 fori su 3 circonferenze.
Infine ho dovuto necessariamente ridurre la larghezza massima che ora è di 226,0mm
Così il piatto ora pesa 136,0 gr. Praticamente solo 8 gr di più dell' originale.
Durante questa fase di alleggerimento ho effettuato varie prove di rimontaggio e smontaggio per verificare le variazioni e con mia grande sorpresa ho notato una variazione nel comportamento del piatto in fase di serraggio.
A differenza del primo montaggio ho subito notato che ho dovuto abbandonare la teoria del livellamento su soli 3 punti!.
Il piatto diventando più leggero e flessibile diventa impossibile metterlo in piano con 3 punti soli.
Sono quindi passato ad utilizzare 6 punti e ho notato che la situazione migliorava ma non era ancora soddisfacente.
L' elemento positivo che mi ha dato fiducia a continuare su questa strada è stata quella che giocando con la tensione delle 4 viti di fissaggio del piatto di vetronite e i 6 punti di regolazione potevo a piacere intervenire modificando la deformazione puntuale localizzata e sopratutto per la prima volta riuscivo ad intervenire anche sulle "orecchie".
Aumentando di poco la tensione delle 4 viti riuscivo ad annullare la convessità fino a ottenere una concavità mentre agendo sulle 6 rotelline contrastavo localmente l'altezza e quelle più vicine alle orecchie riuscivano a modificarle.
In pratica sono passato da una logica a tre punti di un elemento rigido a "n=6" di un elemento flessibile deformabile da rendere approssimato a una ipotetica spline che deve giacere su un piano.
Siccome tuttavia a parità di tensione applicata alle 4 viti del piatto di vetronite la concavita sul lato è maggiore della concavità sulla diagonale essendo più lunga la distanza tra i punti estremi, risulta che c'è ancora una differenza di deformazione, cioè se la diagonale è dritta il lato ha un po' di concavità, se il lato è dritto viceversa la diagonale presenta sempre un pelo di convessità.
Pertanto ho deciso di utilizzate tutti i punti a disposizione!
In pratica una spline a n=12 punti!
Gli ulteriori punti intermedi mi consentono cosi' di intervenire in modo ancora più preciso sulla deformazione localizzata sui lati del quadrato.
A questo punto però le rotelline di regolazione non bastavano più, quelle originali sono 8.
E ne servono 12. Poi dei 12 punti almeno 4 quelli più vicini alle guide lineari e altri 3 sul lato motore non consentono l' utilizzo dei dadi a farfalla, pertanto ho dovuto "costruirmi" le rondelle mancanti.
Ho usato cosi una resina siliconica bicomponente A+B in pasta per realizzare lo stampo da una rotella originale e una resina bicomponente A+B liquida poliestere della prochima per effettuare le colate e realizzare le rotelle.
In totale 8 rotelline nuove!.
Non sono venute benissimo perché lo stampo non era preciso, e la pasta dello stampo non è di grossa qualità, ho preso la prima che ho trovato di quelle che polimerizzano in pochi minuti, ma forse era vecchia e ci è voluto un'ora, magari appena riprendo una buona rifaccio lo stampo decente, ma la loro funzione la svolgono egregiamente, le rotelle in poliestere sono molto robuste.
Dopo una settimana di ulteriori ritocchi e variazioni posso dire che il piatto in alluminio superiore è praticamente terminato.
Dal disco iniziale del diametro di 255 mm ho realizzato una serie di alleggerimenti.
Ho eliminato un disco centrale del diametro di 81,0 mm
Ho realizzato 36 fori dal diametro di 15,5mm in 3 serie da 12 fori su 3 circonferenze.
Infine ho dovuto necessariamente ridurre la larghezza massima che ora è di 226,0mm
Così il piatto ora pesa 136,0 gr. Praticamente solo 8 gr di più dell' originale.
Durante questa fase di alleggerimento ho effettuato varie prove di rimontaggio e smontaggio per verificare le variazioni e con mia grande sorpresa ho notato una variazione nel comportamento del piatto in fase di serraggio.
A differenza del primo montaggio ho subito notato che ho dovuto abbandonare la teoria del livellamento su soli 3 punti!.
Il piatto diventando più leggero e flessibile diventa impossibile metterlo in piano con 3 punti soli.
Sono quindi passato ad utilizzare 6 punti e ho notato che la situazione migliorava ma non era ancora soddisfacente.
L' elemento positivo che mi ha dato fiducia a continuare su questa strada è stata quella che giocando con la tensione delle 4 viti di fissaggio del piatto di vetronite e i 6 punti di regolazione potevo a piacere intervenire modificando la deformazione puntuale localizzata e sopratutto per la prima volta riuscivo ad intervenire anche sulle "orecchie".
Aumentando di poco la tensione delle 4 viti riuscivo ad annullare la convessità fino a ottenere una concavità mentre agendo sulle 6 rotelline contrastavo localmente l'altezza e quelle più vicine alle orecchie riuscivano a modificarle.
In pratica sono passato da una logica a tre punti di un elemento rigido a "n=6" di un elemento flessibile deformabile da rendere approssimato a una ipotetica spline che deve giacere su un piano.
Siccome tuttavia a parità di tensione applicata alle 4 viti del piatto di vetronite la concavita sul lato è maggiore della concavità sulla diagonale essendo più lunga la distanza tra i punti estremi, risulta che c'è ancora una differenza di deformazione, cioè se la diagonale è dritta il lato ha un po' di concavità, se il lato è dritto viceversa la diagonale presenta sempre un pelo di convessità.
Pertanto ho deciso di utilizzate tutti i punti a disposizione!
In pratica una spline a n=12 punti!
Gli ulteriori punti intermedi mi consentono cosi' di intervenire in modo ancora più preciso sulla deformazione localizzata sui lati del quadrato.
A questo punto però le rotelline di regolazione non bastavano più, quelle originali sono 8.
E ne servono 12. Poi dei 12 punti almeno 4 quelli più vicini alle guide lineari e altri 3 sul lato motore non consentono l' utilizzo dei dadi a farfalla, pertanto ho dovuto "costruirmi" le rondelle mancanti.
Ho usato cosi una resina siliconica bicomponente A+B in pasta per realizzare lo stampo da una rotella originale e una resina bicomponente A+B liquida poliestere della prochima per effettuare le colate e realizzare le rotelle.
In totale 8 rotelline nuove!.
Non sono venute benissimo perché lo stampo non era preciso, e la pasta dello stampo non è di grossa qualità, ho preso la prima che ho trovato di quelle che polimerizzano in pochi minuti, ma forse era vecchia e ci è voluto un'ora, magari appena riprendo una buona rifaccio lo stampo decente, ma la loro funzione la svolgono egregiamente, le rotelle in poliestere sono molto robuste.
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Re: Come raddrizzare il piatto in vetronite
Ecco qua dopo diverse settimane di lavoro, il piano della stampante 3d in piano come dandb vuole! +|- 0,05 mm di scostamento massimo.
È una tolleranza che ritengo assolutamente accettabile e in linea con le mie aspettative.
Forse si può fare ancora un pelino meglio, ma comunque rimane il fatto che persistono 2 fattori perturbanti,
il primo è che c'è sempre una flessibilità del piatto quindi tra un punto e un altro rimarrà sempre una certa tolleranza.
Il secondo è che tutta la struttura non è rigida e basta premere con il dito su un qualunque punto del piano per accorgersi che si determina una deformazione locale elastica di oltre 0,1mm ovviamente in modo dipendente dalla pressione esercitata.
C'È anche da dire che in prossimità delle 4 viti di fissaggio del piano in vetronite si ha la maggiore "deformazione locale" difficilmente controllabile.
Questa vale 0,1 -0,12 mm nell'intorno della vite fino a una distanza massima di 5mm.
È una deformazione locale dovuta alla discontinuità della presenza della vite di fissaggio.
Posso affermare di avere vinto la mia battaglia personale contro il piatto di vetronite!
Primo perché ho la totale padronanza della condizione di planarita del piano e secondo appunto perché agendo sulle 12 rotelle posso intervenire "localmente" per aggiustare la deformazione fino ad ottenere gli scostamenti desiderati.
In alcuni punti gli scostamenti sono inferiori a quelli massimi.
Si va da +|- 0,03 quindi con scostamento massimo di 6 centesimi a i +|- 0,05 se considero il punto più basso e il punto più alto.
"Sondando" il piano con righe orizzontali e verticali distanziate di circa 2 cm una dall'altra.
Per effettuare la taratura e le relative misure ho realizzato un supporto per il comparatore creando una "squadra" rigida collegata alla struttura della stampante.
La squadra e il sistema di supporto è talmente rigido che applicando anche una forza notevole sulla estremità della squadra sul comparatore si determina una variazione di 0,15mm analogamente la stessa forza applicata sul piatto determina una variazione di 0,6-0,7 mm il che dimostra la differenza di rigidità tra il supporto e il piano da misurare, il che rende le misure ottenute affidabili.
Grazie al comparatore ho potuto anche effettuare delle misure per valutare il grado di rigidezza della struttura.
Purtroppo a differenza di quanto potessi immaginare e nonostante la sezione generosa dei profili di alluminio ho verificato che la struttura verticalmente non è per niente rigida.
Applicando una forza orizzontale su una delle due estremità dei montanti verticali si misurano consistenti deformazioni di oltre 0,3-0,4mm.
Queste mi preoccupano parecchio e ho intenzione quindi di creare delle strutture in modo da irrigidire il tutto.
Infatti anche simulando una "leggera vibrazione" si osserva una variazione di +|- 0,1mm e considerando che su una delle estremità è montato il supporto per la bobina quindi di 1kg di peso che non può essere trascurato, mentre sull'altro addirittura il supporto dell' estremità della vite dell' asse Z è chiaro che è una situazione non soddisfacente.
Quindi adesso dopo avere "risolto" la questione piatto in vetronite, in attesa comunque di montare un piatto di vetro per avere un piatto senza "i buchi" delle viti, la priorità è quella di irrigidire i montanti verticali.
E considerando anche la flessione del braccio dell' estrusore procederò analogamente con un irrigidimento proprio del braccio e dei suoi punti di sostegno.
È una tolleranza che ritengo assolutamente accettabile e in linea con le mie aspettative.
Forse si può fare ancora un pelino meglio, ma comunque rimane il fatto che persistono 2 fattori perturbanti,
il primo è che c'è sempre una flessibilità del piatto quindi tra un punto e un altro rimarrà sempre una certa tolleranza.
Il secondo è che tutta la struttura non è rigida e basta premere con il dito su un qualunque punto del piano per accorgersi che si determina una deformazione locale elastica di oltre 0,1mm ovviamente in modo dipendente dalla pressione esercitata.
C'È anche da dire che in prossimità delle 4 viti di fissaggio del piano in vetronite si ha la maggiore "deformazione locale" difficilmente controllabile.
Questa vale 0,1 -0,12 mm nell'intorno della vite fino a una distanza massima di 5mm.
È una deformazione locale dovuta alla discontinuità della presenza della vite di fissaggio.
Posso affermare di avere vinto la mia battaglia personale contro il piatto di vetronite!
Primo perché ho la totale padronanza della condizione di planarita del piano e secondo appunto perché agendo sulle 12 rotelle posso intervenire "localmente" per aggiustare la deformazione fino ad ottenere gli scostamenti desiderati.
In alcuni punti gli scostamenti sono inferiori a quelli massimi.
Si va da +|- 0,03 quindi con scostamento massimo di 6 centesimi a i +|- 0,05 se considero il punto più basso e il punto più alto.
"Sondando" il piano con righe orizzontali e verticali distanziate di circa 2 cm una dall'altra.
Per effettuare la taratura e le relative misure ho realizzato un supporto per il comparatore creando una "squadra" rigida collegata alla struttura della stampante.
La squadra e il sistema di supporto è talmente rigido che applicando anche una forza notevole sulla estremità della squadra sul comparatore si determina una variazione di 0,15mm analogamente la stessa forza applicata sul piatto determina una variazione di 0,6-0,7 mm il che dimostra la differenza di rigidità tra il supporto e il piano da misurare, il che rende le misure ottenute affidabili.
Grazie al comparatore ho potuto anche effettuare delle misure per valutare il grado di rigidezza della struttura.
Purtroppo a differenza di quanto potessi immaginare e nonostante la sezione generosa dei profili di alluminio ho verificato che la struttura verticalmente non è per niente rigida.
Applicando una forza orizzontale su una delle due estremità dei montanti verticali si misurano consistenti deformazioni di oltre 0,3-0,4mm.
Queste mi preoccupano parecchio e ho intenzione quindi di creare delle strutture in modo da irrigidire il tutto.
Infatti anche simulando una "leggera vibrazione" si osserva una variazione di +|- 0,1mm e considerando che su una delle estremità è montato il supporto per la bobina quindi di 1kg di peso che non può essere trascurato, mentre sull'altro addirittura il supporto dell' estremità della vite dell' asse Z è chiaro che è una situazione non soddisfacente.
Quindi adesso dopo avere "risolto" la questione piatto in vetronite, in attesa comunque di montare un piatto di vetro per avere un piatto senza "i buchi" delle viti, la priorità è quella di irrigidire i montanti verticali.
E considerando anche la flessione del braccio dell' estrusore procederò analogamente con un irrigidimento proprio del braccio e dei suoi punti di sostegno.
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Re: Come raddrizzare il piatto in vetronite
Molto indicativamente riporto una tabella di 13 colonne (asse x) e 10 righe (asse y) relativa alla mappa delle quote registrate con il comparatore.
La tollerenza è pertanto di circa 1 centesimo.
La campionatura è stata fatta "circa" per punti equidistanti, però i valori massimi e minimi e l' andamento si può evidenziare.
La prima e l' ultima riga e colonna corrispondono ai valori del bordo del piatto a circa 1-2 mm massimo.
Si possono evidenziare gli effetti delle "conche" generate dalle 4 viti di fissaggio.
Infatti tutti i valori negativi si addensano in corrispondenza degli angoli, con i valori peggiori di -8 centesimi in prossimità proprio delle viti ad un distanza inferiore a 5mm
Mentre tutti i valori positivi si addensano nella zona centrale e coprono oltre 80% della superficie con valori compresi tra 0 e massimo +5 centesimi.
Le due diagonali presentano come valori estremi
-5 e +5 e valore centrale +4
-2 e -3 e valore centrale sempre +4
La 6ta riga e la 6ta colonna rappresentano i valori corrispondenti agli assi di mezzeria del piatto.
L'asse X ha valori estremi
0 e -2 e valore centrale +4
L'asse Y ha valori estremi
-6 e -1 e valore centrale +4
Quindi la prima diagonale e l' asse Y non sono proprio perfettamente allineati, un piccolo ritocco sarebbe necessario, anche se in questo momento la cosa più interessante da constatare è appunto la valutazione complessiva del sistema e la sua capacità di potere intervenire nella regolazione fine in modo localizzato.
-5, -4, -4, -2, -5, -6, -5, -3, +1, -2, 0, 0, -3
-2, +1, +1, +4, +5, +5, +3, +3, +2, -2, -3, -3, +1
-2, -4, -5, -4, 0, +3, +5, +5, +1, -3, -5, -4, -3
-2, -5, -4, -1, +2, +4, +3, 0, -2, -3, -5, -3, 0
0, -1, 0, +1, +1, +2, +2, +3, +3, +2, 0, +1, -1
0, +1, +1, +2, +3, +4, +4, +3, +3, +3, +2, 0, -2
0, -1, -2, 0, +1, +2, +3, +3, +2, +2, +1, -2, -4
-1, -5, -6, -2 +1, +3, +4, +3, -1, -4, -5, -5, -4
+2, -8, -4, +1, +4, +5, +4, +2, -2, -4, -8, -3, 0
-2, 0, 0, +2, +2, -1, -4, -5, -5, -2, +3, +6, +5
La tollerenza è pertanto di circa 1 centesimo.
La campionatura è stata fatta "circa" per punti equidistanti, però i valori massimi e minimi e l' andamento si può evidenziare.
La prima e l' ultima riga e colonna corrispondono ai valori del bordo del piatto a circa 1-2 mm massimo.
Si possono evidenziare gli effetti delle "conche" generate dalle 4 viti di fissaggio.
Infatti tutti i valori negativi si addensano in corrispondenza degli angoli, con i valori peggiori di -8 centesimi in prossimità proprio delle viti ad un distanza inferiore a 5mm
Mentre tutti i valori positivi si addensano nella zona centrale e coprono oltre 80% della superficie con valori compresi tra 0 e massimo +5 centesimi.
Le due diagonali presentano come valori estremi
-5 e +5 e valore centrale +4
-2 e -3 e valore centrale sempre +4
La 6ta riga e la 6ta colonna rappresentano i valori corrispondenti agli assi di mezzeria del piatto.
L'asse X ha valori estremi
0 e -2 e valore centrale +4
L'asse Y ha valori estremi
-6 e -1 e valore centrale +4
Quindi la prima diagonale e l' asse Y non sono proprio perfettamente allineati, un piccolo ritocco sarebbe necessario, anche se in questo momento la cosa più interessante da constatare è appunto la valutazione complessiva del sistema e la sua capacità di potere intervenire nella regolazione fine in modo localizzato.
-5, -4, -4, -2, -5, -6, -5, -3, +1, -2, 0, 0, -3
-2, +1, +1, +4, +5, +5, +3, +3, +2, -2, -3, -3, +1
-2, -4, -5, -4, 0, +3, +5, +5, +1, -3, -5, -4, -3
-2, -5, -4, -1, +2, +4, +3, 0, -2, -3, -5, -3, 0
0, -1, 0, +1, +1, +2, +2, +3, +3, +2, 0, +1, -1
0, +1, +1, +2, +3, +4, +4, +3, +3, +3, +2, 0, -2
0, -1, -2, 0, +1, +2, +3, +3, +2, +2, +1, -2, -4
-1, -5, -6, -2 +1, +3, +4, +3, -1, -4, -5, -5, -4
+2, -8, -4, +1, +4, +5, +4, +2, -2, -4, -8, -3, 0
-2, 0, 0, +2, +2, -1, -4, -5, -5, -2, +3, +6, +5
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Re: Come raddrizzare il piatto in vetronite
Oggi mi sono arrivati i 2 piatti in vetro temprato da 220mmx220mm spessore 4 mm come li avevo ordinati.
Totale 45€.
Tutto carico vado a casa e ne appoggio uno sopra al piatto di vetronite che ho già livellato con i valori della tabella sopra.
Ma......invece di trovare un ulteriore miglioramento come mi immaginavo e auspicavo...a colpo sicuro.....con mio sommo stupore mi sono ritrovato con il leggere scostamenti peggiori, e non di poco!!!!!
Sono rimasto di sasso!!!!
E adesso sono veramente disorientato.
Può essere che il piatto di vetro abbia uno spessore non omogeneo?
Che sia storto non credo.
Comunque vedrò che fare.
Prima cosa misurero lo spessore del vetro con un micrometro, e in base all'esito cercherò di capire questo strano incomprensibile comportamento!
Se fosse il piatto di vetro con un spessore non costante dovrei solo rifare la procedura di livellamento.
Invece la mia preoccupazione è che il vetro non sia perfettamente piano, forse il trattamento di tempra potrebbe averlo deformato.
Solo solo ipotesi.
Però sarebbe veramente assurdo se mettendo il vetro la situazione diventasse peggiore.
Totale 45€.
Tutto carico vado a casa e ne appoggio uno sopra al piatto di vetronite che ho già livellato con i valori della tabella sopra.
Ma......invece di trovare un ulteriore miglioramento come mi immaginavo e auspicavo...a colpo sicuro.....con mio sommo stupore mi sono ritrovato con il leggere scostamenti peggiori, e non di poco!!!!!
Sono rimasto di sasso!!!!
E adesso sono veramente disorientato.
Può essere che il piatto di vetro abbia uno spessore non omogeneo?
Che sia storto non credo.
Comunque vedrò che fare.
Prima cosa misurero lo spessore del vetro con un micrometro, e in base all'esito cercherò di capire questo strano incomprensibile comportamento!
Se fosse il piatto di vetro con un spessore non costante dovrei solo rifare la procedura di livellamento.
Invece la mia preoccupazione è che il vetro non sia perfettamente piano, forse il trattamento di tempra potrebbe averlo deformato.
Solo solo ipotesi.
Però sarebbe veramente assurdo se mettendo il vetro la situazione diventasse peggiore.