Re: Modifica Asse Z Barra TRAPEZOIDALE
Posted: 07/12/2015, 17:14
Un gioco tra barra e madrevite c'è e ci sarà sempre (altrimenti grippa) indipendente da barre metriche o trapezoidali.
Il problema sono le conseguenze:
1) per l'asse Z non ci dovrebbe mai essere backslash, perché il peso del carrello mantiene sempre la faccia superiore dei filetti (triangolare o trapezoidale) della barra in contatto con la faccia inferiore della madrevite (il gioco qui non gioca).
2) per il woobbling, uno spostamento laterale della madrevite su un profilo triangolare è più dannoso di quello su un profilo trapezoidale: nel primo caso l'angolo del filetto (con l'orizzontale) è di 30°, nel secondo è di 15°. Quindi se la madrevite (o la barra, è la posizione reciproca che conta) si sposta lateralmente di 100 micron nel primo caso sale (scende) di 57 micron, nel secondo solo 26 (qui invece gioca).
A parte questa basilare differenza tra profili, che, unita al rendimento, rende quelli triangolari più adatti alle viti di collegamento, e quelli trapezoidali più adatti alle viti di manovra (concordo con alil2096: "la barra metrica non è possibile farla lavorare"), ovviamente una vite più precisa è migliore di una con tolleranze più larghe.
Ma non illudiamoci: nessuna vite è "ideale", tutte presentano sempre scostamenti dai valori nominali. Possiamo solo cercare di usare le barre in modo da ridurre al minimo gli effetti nocivi delle tolleranze, e comunque tenere tali effetti al di sotto di valori che riteniamo accettabili: nel nostro caso il valore e la ripetibilità delle altezze dei layer e l'ampiezza degli spostamenti laterali del nozzle.
E qui si aprono infinite possibilità per cercare di usare al meglio le barre: 1 o 2 ma anche 3 cuscinetti... viti sottili, viti spesse... giunti elastici... e via con la fantasia.
Soprattutto perché alcune considerazioni valide tecnicamente sembrano cozzare con il senso comune.
- E' meglio usare viti sottili ! Ma davvero? Sì, perché a parità di altri fattori una vite sottile trasmette meno sforzi laterali (woobling) alla madrevite.
- E' meglio usare un solo cuscinetto ! Ma non servono due punti? No (per definire la Z basterebbe un cavo). Fissando la barra sopra e sotto tutta la freccia (errore di rettilinearità) è presente sulla chiocciola, con un solo cuscinetto superiore invece si distribuisce ( circa metà sulla chiocciola e metà sul motore).
- Il motore NEMA non deve supportare pesi ! Non va quindi posto in alto, ed occorre usare un giunto elastico in leggera trazione.
- Il collegamento chiocciola-barra estrusore deve permettere movimenti laterali alla chiocciola ! Errori di rettilinearità e d'eccentricità si traducono sempre in movimenti laterali della chiocciola, che, per ridurre il wobbling, non devono essere trasmessi né all'estrusore né alla stuttura.
- etc. etc.
Ho cercato di condensare queste (ed altre) considerazioni in un progetto 'ottimale' (sic) per l'asse Z (https://drive.google.com/file/d/0B0j5kD ... R0ajA/view) dove riporto anche alcune misure dei risultati: sarebbe interessante paragonarle con altre misure effettuate con la stessa metodologia su 3Drag con soluzioni diverse.
Buon lavoro.
m.s.
Il problema sono le conseguenze:
1) per l'asse Z non ci dovrebbe mai essere backslash, perché il peso del carrello mantiene sempre la faccia superiore dei filetti (triangolare o trapezoidale) della barra in contatto con la faccia inferiore della madrevite (il gioco qui non gioca).
2) per il woobbling, uno spostamento laterale della madrevite su un profilo triangolare è più dannoso di quello su un profilo trapezoidale: nel primo caso l'angolo del filetto (con l'orizzontale) è di 30°, nel secondo è di 15°. Quindi se la madrevite (o la barra, è la posizione reciproca che conta) si sposta lateralmente di 100 micron nel primo caso sale (scende) di 57 micron, nel secondo solo 26 (qui invece gioca).
A parte questa basilare differenza tra profili, che, unita al rendimento, rende quelli triangolari più adatti alle viti di collegamento, e quelli trapezoidali più adatti alle viti di manovra (concordo con alil2096: "la barra metrica non è possibile farla lavorare"), ovviamente una vite più precisa è migliore di una con tolleranze più larghe.
Ma non illudiamoci: nessuna vite è "ideale", tutte presentano sempre scostamenti dai valori nominali. Possiamo solo cercare di usare le barre in modo da ridurre al minimo gli effetti nocivi delle tolleranze, e comunque tenere tali effetti al di sotto di valori che riteniamo accettabili: nel nostro caso il valore e la ripetibilità delle altezze dei layer e l'ampiezza degli spostamenti laterali del nozzle.
E qui si aprono infinite possibilità per cercare di usare al meglio le barre: 1 o 2 ma anche 3 cuscinetti... viti sottili, viti spesse... giunti elastici... e via con la fantasia.
Soprattutto perché alcune considerazioni valide tecnicamente sembrano cozzare con il senso comune.
- E' meglio usare viti sottili ! Ma davvero? Sì, perché a parità di altri fattori una vite sottile trasmette meno sforzi laterali (woobling) alla madrevite.
- E' meglio usare un solo cuscinetto ! Ma non servono due punti? No (per definire la Z basterebbe un cavo). Fissando la barra sopra e sotto tutta la freccia (errore di rettilinearità) è presente sulla chiocciola, con un solo cuscinetto superiore invece si distribuisce ( circa metà sulla chiocciola e metà sul motore).
- Il motore NEMA non deve supportare pesi ! Non va quindi posto in alto, ed occorre usare un giunto elastico in leggera trazione.
- Il collegamento chiocciola-barra estrusore deve permettere movimenti laterali alla chiocciola ! Errori di rettilinearità e d'eccentricità si traducono sempre in movimenti laterali della chiocciola, che, per ridurre il wobbling, non devono essere trasmessi né all'estrusore né alla stuttura.
- etc. etc.
Ho cercato di condensare queste (ed altre) considerazioni in un progetto 'ottimale' (sic) per l'asse Z (https://drive.google.com/file/d/0B0j5kD ... R0ajA/view) dove riporto anche alcune misure dei risultati: sarebbe interessante paragonarle con altre misure effettuate con la stessa metodologia su 3Drag con soluzioni diverse.
Buon lavoro.
m.s.